La Juventus Women fa quattordici: sul campo della San Marino Academy, le bianconere vincono per 3-1 grazie all'autogol di Montalti e alle marcature di Lina Hurtig e Cristiana Girelli, quest'ultima sempre più capocannoniere del torneo con sedici gol.
Coach Guarino sceglie di adottare una formazione diversa rispetto al solito, complice anche il big match tra sette giorni contro il Milan: in porta c'è Doris Bacic, e in difesa c'è Matilde Lundorf al posto di Tuija Hyyrynen, mentre la coppia centrale è composta da Cecilia Salvai e Linda Sembrant, out Gama. Boattin sempre presente sulla fascia destra, a centrocampo torna Sofie Pedersen, spalleggiata da Martina Rosucci e Arianna Caruso: trio offensivo ormai consueto composto da Barbara Bonansea, Cristiana Girelli e Lina Hurtig.
Dopo cinque minuti la Juve va vicinissima al vantaggio: il difensore sammarinese De Sanctis perde malamente il pallone in difesa, e Bonansea glielo soffia arrivando sola davanti a Ciccioli, quest'ultima però la ipnotizza e respinge ottimamente il tiro del centravanti bianconero, facendo così sfumare una ottima occasione per sbloccare rapidamente il match.
Sul capovolgimento di fronte Bacic deve impegnarsi per deviare in corner un calcio piazzato da fuori area di Barbieri.
È una J-Women consapevole, ma la difesa avversaria non vuole concedere nulla, nonostante faccia fatica ad arginare le avanzate di Hurtig, che sfrutta a dovere tutti i suoi centimetri per creare chances che possano sbloccare il risultato.
Tali intenzioni vengono premiate al minuto 13: Lundorf riceve palla in profondità ed effettua un cross che trova due deviazioni, di cui quella determinante di Montalti, che prende in controtempo Ciccioli e appoggia il pallone nella sua porta. È vantaggio Juve grazie a questo sfortunato autogol.
Le bianconere a metà gara amministrano il risultato ottenuto, pur non disdegnando soluzioni in profondità per colpire la difesa avversaria sulle fasce, un po' come accaduto in occasione dell'autorete di Montalti.
Una gestione che però comporta i suoi rischi: Rosucci perde un brutto pallone appena fuori dall'area di rigore e se lo fa rubare da Menin, che con un mix di forza e fortuna supera sia Hurtig che Sembrant, e il suo tiro termina di un soffio fuori, sfiorando il palo.
La Juve realizza che bisogna affrettare i tempi per portarsi definitivamente a casa la quattordicesima vittoria in altrettante gare di campionato, e va vicina al raddoppio con Bonansea, che su cross di Hurtig manda il pallone di poco alto sopra la traversa.
Ancora Hurtig fa da sponda per Girelli, ma la difesa sammarinese spazza via la sfera, mentre Salvai sugli sviluppi di un corner colpisce di testa ma non riesce a inquadrare lo specchio della porta.
Finiscono così i primi quarantacinque minuti di gioco, con una Juventus Women che ha disputato un buon primo tempo ma che, al tempo stesso, ha corso qualche pericolo di troppo contro una squadra che a intermittenza ha delle accelerate improvvise, ma quando attacca dimostra di sapersi rendere pericolosa.
Nella ripresa le bianconere vanno ancora vicine alla seconda marcatura con Salvai e Sembrant, e l’ingresso in campo di Valentina Cernoia , che sostituisce Pedersen al 57′, si rivela ancora una volta decisivo: il numero sette bianconero fornisce l’assist per Hurtig che, al centro dell’area, di testa non lascia scampo a Ciccioli, mandando il pallone sotto la traversa.
È 2-0 Juventus, che mette momentaneamente al sicuro il risultato e ne approfitta per effettuare altre due sostituzioni: fuori Bonansea e Hurtig, dentro Andrea Stašková e Maria Alves.
La San Marino Academy la riapre al 78′, quando Azzurra Corazzi, subentrata a Millie Chandarana, fornisce un assist per Serena Landa, anch’essa entrata a gara in corso al posto di Fabiana Vecchione, che da fuori area lascia partire un diagonale che sorprende Bačić e realizza così il gol che rimette momentaneamente in discussione il match.
Sul finale di gara arriva però l’ipoteca bianconera sulla vittoria finale: Maria Alves serve un assist per Girelli, che da posizione ravvicinata colpisce di testa e infila il pallone oltre la linea di porta, siglando così la sua sedicesima rete su quattordici gare.
Finisce quindi 3-1 al campo sportivo di Acquaviva, dove le campionesse d’Italia rimangono imbattute ma devono rivedere qualcosa in fase difensiva: è vero che la San Marino Academy non ha lo stesso blasone di un Milan desideroso di riaprire ogni discorso sulla vittoria dello Scudetto, ma con un avversario pur dignitoso che ha saputo rialzarsi da un impatto tremendo con la massima categoria, certe distrazioni difensive si potevano forse evitare.
Bisognerà migliorare anche questo con le rossonere: ogni distrazione può essere fatale, soprattutto con una formazione che può ancora dare filo da torcere alle bianconere anche in Coppa Italia.
L'attesa per lo scontro al vertice in programma tra sette giorni è appena iniziata.
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